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Un vegano a Dublino

dublin nightIl racconto  che segue è di natura personale e parla della mia prima volta dulinese da vegano.

Innanzitutto mi presento, mi chiamo Luca, ho 33 anni, sono vegan dal 2007 e vivo a Dublino da circa un anno e mezzo.

Quando decisi di trasferirmi all’estero un aspetto che presi in considerazione seriamente fu quello alimentare, in quanto non sapevo cosa aspettarmi da un posto così lontano da casa.

A grandi linee un italiano vegano ed uno onnivoro non hanno molte differenze all’estero, in quanto entrambi si lamenteranno - come la stragrande maggioranza degli emigranti del Bel Paese - di due cose: il cibo e il clima.

Il vegano ha però il vantaggio di essere abituato in partenza ad essere un cacciatore urbano di cibo cruelty free, quindi poco importa se la preda si nasconda nel negozio della Sig.ra Rossi o in quello di Mrs. O’Connell.
Non so se anche a voi capita, ma a volte mi sembra di fare la caccia al tesoro fra gli scaffali del supemercato, leggendo le varie etichette come se fossero mappe fino a quando non mi imbatto in quella giusta. Capitano Barbavegan trionfa ancora, argh!

Arrivato a Dublino due cose mi stupirono come vegan: agli Irish importa poco cosa mangi e nel centro della capitale irlandese non esiste un ristorante vegano!

Che trauma arrivando da Catania; città che può vantare ben due ristoranti vegani, qualche vegetariano e tutto il resto dei locali che un’alternativa vegana la offrono sempre (spesso involontariamente). Il rovescio della medaglia è che agli italiani importa in maniera morbosa cosa si trova nel piatto degli altri commensali.

Nella città di Joyce invece si possono trovare diversi ristoranti vegetariani che offrono opzioni vegane, ma se volete andare in un posto dove rilassarvi e abbassare la guardia sul fronte del “com’è preparato”, dovrete farvi una gitarella di una trentina di minuti in treno per raggiungere Greystones e finalmente godervi il The Happy Pear!

parmazano
Non tutto è perso però, perché se è vero che la cucina locale non è esattamente vegan-friendly e la ristorazione puramente vegana assente, questa città gode del vantaggio di essere vicina al Regno Unito e quindi nei negozi di cibo biologico si possono trovare facilmente tanti prodotti sfiziosi e svariati tipi di formaggio vegan, tra cui il parmigiano grattugiato!

Avendo infine risolto l’aspetto alimentare rimaneva la questione climatica, ma questa è un’altra storia…

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